Quello della Blue Skies Big Band è un sito che favorisce un progetto sociale fittizio di integrazione sociale tra due generazioni molto diverse, spesso in aperto conflitto ma entrambe sofferenti di un pervasivo senso di solitudine, che in linea con l'ottimistico testo dello standard di Berling, si augura di appianare. Tramite il linguaggio duttile e libero della musica jazz, il mio sito vuole anche promuovere questo genere a chi non vi si è approcciato precedentemente, anche perché intimidito dalla sua complessità.
La Blue Skies Big Band è un progetto sociale fittizio che prevede la partecipazione degli studenti di alcune scuole di musica bolognesi e gli ospiti della casa di riposo “Henghel Gualdi”. Ispirati dal titolo dello standard di Irving Berlin, il gruppo promuove attraverso la libertà del linguaggio jazz una comunicazione musicale e sociale libera e genuina, da cui entrambe le parti possono trarre benefici emotivi.
Gli anziani musicisti possono ritrovare, grazie alla presenza con gli studenti, un contatto con il mondo esterno, mentre i ragazzi possono trovare dei mentori in loro e imparare il valore della solidarietà.
Obiettivo secondario del sito è la divulgazione della musica jazz, delle sue tecniche, musicisti e linguaggi, in modo da rendere approcciabile il genere anche a un gruppo di neofiti.
Il progetto è indirizzato a tutti, in particolare a ragazzi adolescenti e a giovani adulti (max. 30 anni) studenti di musica che vivono nella Città Metropolitana di Bologna.
Passiamo in rassegna alcuni siti che si rivolgono a un pubblico simile o che propongono progetti sociali:
Progetto finanziato dal Comune di Bologna, con sede anche a Castenaso. Rivolta a studenti di ogni età, la scuola offre un ampio ventaglio di servizi, che riguardano il mondo della musica a tutto tondo, con seminari e corsi sia di strumento individuale che di musica d'insieme.
Sito simile al primo ma dalla vocazione sociale ancora più pronunciata: offre corsi di musica svincolata da restrizioni accademiche. Vuole usare la musica come strumento per abbattere le barriere sociali e promuovere una piena integrazione tra chi vi suona.
Ho usato questo wireframe anche per la sessione "Attività".
Linguaggi di programmazione utilizzati: HTML, CSS, e Javascript.
Programmi utilizzati: Visual Studio Code, Git e Github per la programmazione e per la pubblicazione. Matomo per il conteggio delle visualizzazioni. Pexels per il download delle fotografie presenti nel sito. Procreate e Canva per la creazione di disegni da fatti da me e per la manipolazione delle fotografie.
Ispirati allo stile artistico di molti album e poster di rassegne jazz, ho creato dei disegni che riprendessero le caratteristiche visive dello stile artistico Midcentury, diffuso tra gli anni '50 e '60 del '900. Lo stile usa una palette di colori minima ed è basato sulle forme e i contrasti tra i personaggi e lo sfondo. Il colore blu riprende il nome della band, a cui ho affiancato un rosso tenue che possa offrire un contrasto. La combinazione di colori richiama in maniera velata la città in cui svolge il corso, offrendo anche un approccio estetico che possa distinguere il sito.
Ho basato molta parte del linguaggio visivo del sito sull'accessibilità, in particolar modo nei confronti di potenziali utenti con autismo, ADHD, ansia, dislessia e difficoltà visive. Ho quindi optato per un'interfaccia minima, un linguaggio semplice e conciso, e dei colori morbidi.
Per gli header ho usato le font Yesevaone-regular mentre per i paragrafi la font josefin-sans, una combinazione elegante e al contempo moderna, in sintonia con lo stile artistico del sito.
Una moodboard che mi è stata utile per delineare le caratteristiche principali dello stile estetico per il sito. Come si vede dall'immagine, originariamente anche il giallo faceva parte della palette di colori ma è stato successivamente scartato per rendere il sito più omogeneo.
Primi schizzi e studi compiuti per delineare uno stile artistico che rappresenti il sito e la sua identità estetica.
Online non sono presenti molte iniziative sociali a tema musicale che proponga come servizio principale la visita di giovani ragazzi in una casa di riposo con lo scopo di una collaborazione tra loro e gli ospiti, ponendo quindi enfasi sullo scambio reciproco di idee e conoscenza e il dialogo intergenerazionale.
Ciò che più vi si avvicina è la promozione di un progetto di convivenza in una RSA tra giovani e anziani promosso dall'associazione trentina "Cristiani-De Luca", il progetto "TOGETHER" ma è sprovvisto di un sito proprio e non pone centralità sul tema della musica.
Durante la creazione del sito mi sono posta due obiettivi diversi: il primo raggiungimento di almeno 50 visualizzazioni da parte di altrettante persone diverse. Il secondo è il raggiungimento di 10 followers nel profilo Instagram del gruppo.
L'obiettivo principale del target sono gli studenti di musica che vivono a Bologna e provincia ma sono ben accetti anche chi ha una conoscenza basilare di uno strumento musicale qualsiasi.
Nonostante il bacino di utenti del mio sito coinvolga chiunque voglia unirsi al progetto, esso si rivolge principalmente a un target di adolescenti e giovani adulti (massimo 30 anni) che studiano musica, un pubblico che fa un uso massiccio di social network ed è molto sensibile all'arte e ai temi sociali.
Il target secondario sono gli adulti neopensionati che vogliono riprendere la pratica del proprio strumento.
Il sito della Blue Skies Big Band vuole trasmettere la concezione di musica come un'entità estremamente libera, duttile, adatta a tutti. Qui viene specificatamente applicata come collante sociale, facendo sensibilizzazione e cercando quindi di attenuare l'incomprensione e la solitudine reciproca sentita dalle fasce più giovani e più anziane della popolazione.
Un potenziale ostacolo per la comunicazione può essere il crescente calo d'interesse dei potenziali utenti
Il sito è stato promosso tramite una combinazione tra il passaparola tra l'autrice del sito e gli insegnanti della scuola di musica che frequenta, nonché dei suoi amici. Ho anche collaborato con gli studenti e alcuni insegnanti di una scuola di musica privata di Bologna.
È stato posto ai visitatori del sito un sondaggio in cui si ponevano delle domande tecniche sulla fruizione del sito e sulla ricezione dei temi. Secondo le statistiche di Matomo, il sito ha ampiamente superato il limite prefissato di 50 visite e anche il tempo medio di visita è risultato ottimo.
Anche su Instagram si è raggiunto il numero di followers prefissato, con uno degno di nota: la pro loco di Sala Bolognese.
Il progetto sembra aver suscitato abbastanza interesse, in particolar modo tra gli utenti del target secondario e il messaggio di fondo sembra essere stato accolto bene, avendo qualche utente chiesto all'autrice del sito se il progetto esistesse veramente ed esprimendo il desiderio di un'effettiva realizzazione di questa idea.